Commesse D’Italia all’attacco.

“ Commesse D’Italia all’attacco “ Con questo slogan , oggi l’I.S.A. Intesa Sindacato Autonomo, che diversi anni fa’, esattamente nel lontano 2010 nel profondo Sud in provincia di Ragusa aveva avviato una campagna di sensibilizzazione verso questa categoria, contro il lavoro domenicale.

 Oggi, finalmente, in cinque Comuni  d’Italia (Benevento, Treviso, Firenze, Modena a Padova)  le commesse, si sono svegliate e si sono messe in marcia per protestare  contro il lavoro domenicale e la deregulation sulle aperture dei negozi nei giorni di festa.

Anche la Chiesa ha dato la sua benedizione, perché la domenica è il giorno da dedicare alla  famiglia. A un anno dall'approvazione, il decreto che consente ai negozi di restare aperti 24 ore su 24, sette giorni su sette, è sempre al centro delle polemiche. «Doveva portare la creazione di nuovi posti di lavoro - spiegano le  commesse -  ma la speranza è stata disattesa. Così siamo costrette a lavorare sempre più spesso anche nei festivi, trovando poi in busta paga solo 15 euro in più». Dopo la deregulation, infatti, la domenica è  un giorno di lavoro come un altro e in molti casi gli aumenti in busta paga si sono ridotti.

Quindi oggi, più di allora, il sindacato I.S.A. reclama la composizione di un tavolo di concertazione con tutte  le amministrazioni Camerali, Comunali , e le Associazioni datoriali, per rivedere le modalità di utilizzo del personale e chiede  ai lavoratori, di associarsi in massa e riunirsi, per elaborare un documento, che le strutture sindacali, possano portare al tavolo delle trattative. 

                                                                        iL Segretario Generale I.S.A.

                                                                                Carmelo Cassia