In nome del popolo emiliano – Voci dal baretto di Spilamberto del 28 settembre 2012 –

Segreteria nazionale confederale 28/09/2012 13:59:38

Stamattina al rito del cappuccino, nel baretto in piazza a Spilamberto, ho saggiato il polso del popolo emiliano… con risultati contrastanti.

Stavo al tavolinetto con Caterina, leggendo un giornale del sistema, e commentavo a mezza voce gli articoli di prima pagina in cui il monti mario afferma: “non mi candido.. ma se serve sono ancora pronto a servire il paese..” (ovvero: tranquilli qualsiasi sia il risultato elettorale io sarò ancora al timone come adesso, non sperate che me ne vada..”).

All’articolo seguivano varie pagine con ulteriori commenti alle affermazioni del monti, perlopiù commenti entusiasti, in primis quello del casini (UDC) osannante e benedicente il banchiere, poi articoletti favorevoli del PD (con piccoli distinguo a fine elettorale) ed infine una presa dura di posizione del berlusca che diceva: “questo governo è troppo burocratico e non aiuta la ripresa, a causa delle tasse imposte al popolo”.

Ma va?

E lì il barista ha espresso il suo parere dicendo: “..il berlusca mai più, meglio il monti, che almeno fa quadrare i conti..” – Ed io: “..fa quadrare i conti per affar suo.. ed inoltre chi è che sorregge il monti in parlamento se non il PDL del berlusca, in combutta con il PD?”. Ed un altro giovane avventore: “Certo, il monti ha fatto solo gli interessi delle banche e non del popolo che languisce oppresso dalle tasse” – Ed io: “bravo, ecco una voce giusta!”. Ed il barista: “però il monti sa fare i conti.. e cerca di pareggiare i bilanci” Ed io: “ Sì, ma sempre a favore di chi l’ha mandato al potere”. Barista: “Sar& agrave; così, ma è la CE che lo vuole, d’altronde meglio che una lenta agonia” – Ed io: “Evviva, se dobbiamo morire che si proceda subito all’eutanasia, perché aspettare?”…

Lì in un tavolinetto a fianco c’era seduto un ex direttore di banca, che ora si occupa di beneficenza ai paesi del terzo mondo, e dal quale di tanto in tanto in passato ci eravamo fermati ad acquistare (in un suo banchetto “solidale”) zucchero di canna ed altre esoterie. Vedevo che sbuffava in silenzio ma non prendeva parte alla discussione che è così continuata… Il barista: “Chissà se invece del berlusca 20 anni fa ci fosse stato il monti al governo non saremmo ora in questa situazione di debito”. Avrei voluto obiettare che il monti c’era già stato al tempo di Prodi ed aveva infatti raddoppiato il debito pubblico ma non mi andava di aprire una discussione economica lì al bar davanti al cappuccino caldo… e così mi sono limitato a sottolineare che il passato è passato ed è inutile immaginarne uno diverso “altrimenti -ho aggiunto- chissà come sarebbe andata se c’era ancora Mussolini”…

A questa battuta, dal tono filo-fascista -o presunto tale- immediatamente l’ex bancario del tavolinetto al fianco se n’è andato di corsa.. senza profferir parola… E Caterina ha commentato “mi sa che non ti saluterà più!”, riferendosi al fatto che invece poc’anzi (prima dell’inizio della discussione) egli mi aveva salutato affabilmente.

A quel punto sono rimasto in silenzio, per non rovinare ulteriormente la piazza ed ho lasciato che il giovane avventore, “oggi in sciopero” (aveva detto lui) continuasse a discutere con il barista… Come al solito avevo gettato il sasso per poi nascondere la mano…

Destino D’Arpino!

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Lettere inviate e ricevute Paolo D'Arpini 28 settembre 2012 

 

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