Nuova batosta per gli italiani, il 2012 ha portato con sé nuovi aumenti su autostrade, luce, gas, carburanti e altro ancora

Segreteria generale 07/01/2012 09:21:23

Per quanto riguarda carburanti, scattano con il nuovo anno le addizionali regionali in cinque regioni. Da ieri, infatti, la Toscana ha aumentato l'imposizione fiscale sulla benzina di 5 centesimi, il Lazio di 2,6 cent, la Liguria di 2,5 cent, le Marche di 5 cent, l'Umbria di 4 cent. L'impatto sui prezzi praticati sul territorio è stato deflagrante. Oggi la benzina ha raggiunto il nuovo livello record di 1,738 euro/litro, con punte di quasi 1,8 euro/litro in alcune aree del Paese, segnatamente al Sud e nel Centro, dove è  più  forte l'effetto addizionali. Poco conta che Tamoil abbia aumentato i prezzi raccomandati del prodotto leggero di 0,4 centesimi. Quello che impatta sono, come detto, le decisioni prese a livello regionale. Ne è la riprova la sostanziale stasi del diesel (non toccato dalle addizionali), attorno a quota 1,7 euro/litro.

Anche percorrere le autostrade significherà subire un’ennesima stangata per gli automobilisti italiani, che oramai sono avvezzi a mettere le mani in tasca e dare denaro allo stato. I pedaggi autostradali, infatti, sono aumentati  dal primo  gennaio. A quanto pare,  il  governo è in fase di preparazione del   decreto interministeriale, sulla base delle direttive  dei ministeri dell’ Economia e dello Sviluppo e delle Infrastrutture. Le società concessionarie delle autostrade vorrebbero un aumento oscillante tra il 3,5%  e il 5%. E’ bene ricordare che a fondare l’ aumento annuale dei pedaggi autostradali è  la formula del “price cap”, secondo cui la crescita  non può superare un tasso corrispondente all’ inflazione, da cui  viene tolta  una quota della produttività.

Si continua con luce e gas: l'Authority per l'energia ha annunciato che le tariffe dell'elettricità saliranno del 4,9%, mentre quelle del gas cresceranno del 2,7% a causa dei ''persistenti rialzi delle quotazioni petrolifere e, per l'energia elettrica, anche gli incentivi alle fonti rinnovabili e i connessi costi per adeguare i sistemi a rete al nuovo scenario di produzione decentrata e intermittente''.

Cresce  inoltre, n un modo vergognoso ,del 6% l'assicurazione auto. Secondo il Centro Studi della I.S.A, in base alle previsioni Istat, questi aumenti sono insostenibili e condizioneranno l’economia già fragile delle micro e piccole imprese condizionando lo stile di vita di tanti italiani.

Come sempre gli aumenti saranno più pesanti solo per il ceto medio-basso mentre ad arricchirsi in tutto ciò, o per lo meno a restare indifferenti dinanzi a simili conseguenze economiche, saranno sempre i politici e le banche che godono dei più svariati privilegi che questo sistema ha da  offrire.

Il sindacato I.S.A., organizzazione sindacale Autonoma nata in Sicilia esattamente a Ragusa, ma presente in tutta Italia, con la propria segreteria Provinciale del luogo,  scende in piazza unitariamente alle altre OO.SS. a Ragusa il  prossimo 14 gennaio dichiarando che questi metodi di salasso generale imposte dal governo Monti, hanno colpito tutti i ceti sociali ,ed è per questo che hanno rigorosamente fatto sentire la propria voce, lamentandosi, contro i politici nazionali , Regionali e provinciali, per la situazione in cui ci hanno portati oggi, in un contesto mondiale.

“A breve saremo fagocitati  velocemente  in uno stato di  povertà – spiega Carmelo Cassia della segreteria Confederale I.S.A –  e questo porta noi Siciliani, uomini e donne, abituati a sacrifici pesanti sin dal tempo del dopoguerra, produttori di primizie, di agrumi, ortaggi, carne e latte, che per tanto tempo sono stati il termometro del sistema economico finanziario, a rivedersi proiettati in una pellicola riavvolta e impolverata da tanta storia che ci eravamo lasciati alle spalle, uscendo da un periodo di crisi e di fame.  Ma saremo capaci di farcela a superare tutto questo? Vi invitiamo dunque, tutti , lavoratori e famiglie a scendere in piazza. Sono finiti i tempi della divisione! Uniti e coerenti Tutti per uscire dalla crisi.”

 Fonte: ragusaoggi

di Roberta Gurrieri

Tags: Manovra, Salva Italia, Lacrime e sangue, aumento benzina, decreto interministeriale, pedaggi autostradali, luce e gas, assicurazione auto, privilegi banche e politici.