TRIESTE Ciechi che leggono i giornali, zoppi che ogni tanto vanno a farsi una corsetta, cittadini che grazie a un certificato medico compiacente trovano posti di lavoro ai quali, in condizioni normali, non avrebbero accesso.

Anche nel 2010, l'Inps ha acceso la lanterna ed è andato a caccia dei cosiddetti "falsi invalidi", quei "malati" o affetti da handicap che rivendicano la pensione di invalidità ma non ne hanno alcun bisogno. Se si pensa che, a livello nazionale, costano allo Stato cira 10 miliardi di euro all'anno, erogati grazie a truffe belle e buone, i controlli a tappeto sono di dovere. E dal Friuli Venezia Giulia emerge un dato significativo: nel 2010, su 1958 verbali stilati, sono state revocate ben 187 pensioni di invalidit& agrave;. Vale a dire che il 9,55% del campione controllato dagli ispettori civili è risultato non avere i requisiti per usufruirne.

Niente a che fare con i dati choc di Sardegna (23,35% di revoche), Campania (21,98%) o Umbria (20,48%), risultate le prime tre regioni italiane per numero di pensioni respinte. Ma la percentuale è ben lontana anche dalle tre regioni risultate più basse: le Marche con lo 0,87% di revoche; l'Emilia Romagna con il 3,96%, la Lombardia con il 4,58% e il Veneto con il 4,95%.

In Friuli Venezia Giulia, insomma, il numero dei finti invalidi non passa inosservato. Nel documento del Civ dell'Istituto sull'attività di revisione straordinaria delle pensioni di invalidità civile, a livello nazionale, emerge che le commissioni medico legali, nel 2010, hanno controllato 95.875 posizioni confermando 86.074 pensioni e disponendo la revoca per 9.801. A queste vanno aggiunte altre 807 revoche operate dalla commissione medica superiore, che ha già effettuato il controllo di 46.343 verbali degli 86.047 che hanno superato il vaglio delle commissioni mediche legali. Dal documento del Civ emerge che sia nel 2009 che nel 2010 la percentuale delle revoche si è mantenuta costante attestandosi poco sopra l'11%

Fonte:Il Piccolo